27.3.09

Signor Ministero della Salute, ha intenzione di chiudere le Unità di Riabilitazione Psicosociale?


Fino agli anni '80 in Grecia molte persone con problemi mentali venivano rinchiuse in grandi complessi psichiatrici. Quando vennero alla luce le terribili condizioni di vita dei pazienti dell'istituto di Leros, ci fu una sommossa internazionale e l'Unione Europea costrinse la nostra nazione a riformare le istituzioni psichiatriche.

Oggi, grazie agli sforzi compiuti dai professionisti della salute mentale e ai fondi europei, sono stati compiuti notevoli progressi nel campo dei servizi psichiatrici. Alcuni istituti psichiatrici sono stati chiusi e sostituiti da strutture comunitarie (ostelli, appartamenti attrezzati, day centres) che assicurano aiuto e condizioni di vita idonee a migliaia di pazienti.

Nonostante questo però negli ultimi 3 anni, sono sorti problemi riguardanti i fondi, e nel 2008 si è verificata una diminuzione del 50% dei fondi delle Unità di Riabilitazione Psicosociale operata da Organizzazioni non Governative (Associazioni scientifiche) che hanno vanificato i progressi compiuti dalla precedente riforma. Questo ingiustificabile e sistematico rifiuto da parte del Ministero della Salute di adempiere agli obblighi finanziari nei confronti delle Unità di Riabilitazione Psicosociali, nonostante gli obblighi imposti dall'Unione Europea, mette a rischio la vita di migliaia di pazienti.

Negli ultimi 5 mesi, i professionisti della salute mentale sono stati lasciati senza stipendio mentre erano ancora in servizio. Le Unità non sono in grado di coprire nemmeno le spese minime, con quotidiane conseguenze sulla qualità dei servizi stessi. Se questa situazione dovesse continuare, le Unità di Riabilitazione Psicosociali cesseranno presto di esistere ed i pazienti rischieranno di venire ritrasferiti nelle vecchie strutture psichiatriche.

Come essere umani non possiamo ignorare altri essere umani; come cittadini di questa nazione, che ha gettato i suoi pazienti psichiatrici nell'inferno delle istituzioni, e come professionisti della salute mentale che hanno lottato perché la Grecia uscisse dal medioevo della psichiatria, denunciamo la negligenza e la politica ipocrita del Ministero della Salute e chiediamo

- l'azione immediata di ogni autorità competente per risolvere il problema
- il sostegno di ogni cittadino greco agli sforzi che stiamo compiendo.


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